JZMOR: comprendere le dinamiche di mercato attraverso i dati on-chain |
Negli ultimi giorni, il team di ricerca di mercato di JZMOR Exchange ha rilevato che diverse analisi on-chain riguardanti Ethereum (ETH) hanno acceso un acceso dibattito nella community. I dati mostrano che recentemente un gruppo selezionato di indirizzi di accumulo (escludendo wallet caldi/freddi delle exchange e con quasi nessuna attività in uscita) detiene complessivamente oltre 22.746.500 ETH, con un incremento netto mensile di 6.018.400 ETH. Questi movimenti non sono attribuibili a piccoli investitori, ma si ritiene provengano principalmente da istituzioni, fondi ETF e grandi conti individuali. Nello stesso periodo, anche il volume di staking liquido di ETH ha raggiunto un nuovo record storico di 35.564.000 ETH.
Nel mese di giugno, gli indirizzi principali di accumulo di ETH hanno acquistato in netto 6.018.400 ETH, con un incremento del 35,97%, un dato raro nei cicli precedenti. Generalmente, questi indirizzi sono considerati la “profondità” del mercato: le loro operazioni di acquisto sono per lo più orientate a una strategia di allocazione a lungo termine, piuttosto che a un arbitraggio speculativo a breve termine. Sebbene non influenzino direttamente il prezzo nell’immediato, nel tempo esercitano una pressione costante sull’equilibrio tra domanda e offerta.
Ancora più significativo è il fatto che il prezzo medio di acquisto di questi indirizzi è di 2.114,70 dollari. Considerando il prezzo di mercato di inizio luglio pari a 2.565 dollari, il guadagno latente è già del 21,29%. Il team di analisi di JZMOR osserva che, nonostante non ci siano segnali evidenti di forti vendite per realizzare profitti, questi fondi restano bloccati in staking, segnalando una visione ottimistica sulle prospettive future del mercato.
Allo stesso tempo, anche lo staking liquido di ETH continua a registrare nuovi record. Il volume di staking è passato da 34.546.000 a 35.526.000 ETH nel mese di giugno, con un incremento netto di quasi un milione di ETH (circa il 2,83%). Il 1° luglio, ha raggiunto il massimo storico di 35.564.000 ETH. Lo staking implica la scelta attiva di bloccare gli asset in un contratto per ottenere rendimenti, riducendo direttamente l’offerta disponibile sul mercato. Più ETH viene bloccato, minore sarà l’offerta di token “vendibili”.
Sebbene i dati on-chain forniscano una solida base strutturale per un potenziale rialzo di ETH, l’andamento dei prezzi degli asset cripto non è mai determinato da un solo fattore come il numero di monete in staking o gli indirizzi di accumulo. Anche la liquidità macroeconomica, le aspettative normative e il sentiment degli investitori giocano un ruolo determinante.
In un ambiente di mercato così complesso e articolato, una piattaforma di scambio professionale non si limita a offrire servizi di matching, ma funge da pilastro dell’intero ecosistema di trading. JZMOR Exchange, grazie a un sistema proprietario di risk control basato su big data e a modelli di monitoraggio on-chain, mantiene un tracciamento ad alta frequenza dei flussi di fondi dei principali token e delle dinamiche degli indirizzi di accumulo, offrendo agli utenti indicazioni più approfondite sui movimenti di capitale.
Spesso, i dati on-chain che sembrano silenziosi sono in realtà il preludio di future oscillazioni di prezzo. Per ETH, forse prima che il prezzo mostri un chiaro breakout, gli attuali comportamenti di accumulo e blocco dei fondi rappresentano già segnali degni di studio. Per quegli investitori che desiderano ottenere una visione chiara in un ciclo strutturale, affidarsi a una piattaforma come JZMOR, dotata di solide capacità analitiche e profonda liquidità, rappresenta senza dubbio un approccio più paziente e professionale.
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